In merito ai recenti articoli di giornale ci tengo a precisare, rivolgendomi prima di tutto alla nostra comunità scolastica, che: -gli argomenti trattati nel corso dei vari collegi dei docenti in cui abbiamo discusso le tematiche riguardanti la valutazione non sono riassumibili in poche frasi che non danno conto della complessità dei contenuti esposti. La decisione emersa nell'ultimo collegio è il risultato di anni di riflessione, discussioni, confronto e dialogo;
- la semplificazione riduce la complessità a bianco-nero, buono-cattivo, come in ogni questione in cui le posizioni ideologiche prevalgono sulla volontà di approfondire e di capire;
- ridurre le varie posizioni emerse a 'invidia' di alcuni docenti è offensivo e ingiusto;
- i docenti che intenderanno continuare a seguire il metodo continueranno a farlo perché la libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione.
Molti degli elementi cardine sono condivisi da docenti di altre sezioni che continueranno a usarli integrandoli con altre metodologie. Ci tengo particolarmente ad aggiungere che non ho mai detto che 'gli studenti di una sezione hanno meno voglia di studiare', ma che la composizione delle classi prime non è equilibrata (criticità di cui si dà conto nelle pubblicazioni sul tema). Ritengo questo momento particolarmente importante per noi, perché credo fortemente che le questioni riguardanti la didattica vadano trattate da professionisti competenti, come sono gli insegnanti dei vari ordini di scuola. Troppo spesso questioni che andrebbero lasciate agli addetti ai lavori vengono banalizzate e ridotte a un sì o a un no, a tifo sportivo. Io credo che la comunità educante del Morgagni sia portatrice di idee diverse sui metodi di insegnamento e che queste diverse posizioni siano una ricchezza da rispettare e valorizzare. Confido che come ogni momento critico anche questo sia occasione di riflessione e crescita per la nostra scuola.
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Pubblicato: 6 Novembre 2023 - Revisione: 1 Maggio 2024
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